mercoledì 9 febbraio 2011

Orientamento

Non sono astronomo né astrofilo, per informazioni dettagliate su stelle e pianeti rimando a siti specifici, ma questo non mi impedisce di esprimermi in questi campi... così dovrebbe essere per tutti in tutte le discipline, basta non contraddire fatti provati e riferire questi ultimi correttamente: Wikipedia insegna. In questo blog vorrei rendere comprensibili alcuni concetti su vari argomenti spesso ritenuti appannaggio di specialisti e indicare invece quegli aspetti di interesse e perfino appassionanti dove non ci si aspetterebbe di trovarli.

Iniziamo con il primo concetto: orientarsi...
Ecco,appunto: dove sta l'Oriente? Se non si ha a disposizione una bussola si determina l'Est con il punto in cui sorge il Sole nei giorni di equinozio (vedremo in seguito perché). Non bisogna svegliarsi all'alba, va bene anche vedere la zona di cielo dove sta il Sole fino alle 8 o alle 9 di mattina. Anche se siamo lontani dagli equinozi (giorno dell'inizio della primavera, 20-21 di marzo, e inizio dell'autunno, 22-23 di settembre) non commettiamo un grande errore alle nostre latitudini, al più una trentina di gradi verso Sud d'inverno e verso Nord d'estate, a individuare l'Est con la zona di Cielo dove si trova il Sole nelle prime ore della mattinata. L'Ovest è chiaramente dalla parte opposta, e valgono tutte le stesse considerazioni circa le oscillazioni durante le stagioni dell'anno per il punto in cui il Sole tramonta. Il Sud è il punto cardinale nel cielo boreale in cui il Sole raggiunge il punto più alto dell'arco che percorre durante il giorno e corrisponde al suo passaggio al meridiano nord-sud locale cosa che avviene intorno alle 12... a mezzogiorno solo se la località da cui osserviamo il Sole sta sul meridiano che determina il fuso orario come avviene a Greenwich, Londra. A Roma, che sta a 12° di longitudine est, il Sole passa al meridiano quando l'orologio segna circa le 12:12, questo perché la Terra ruota intorno al proprio asse di 1 grado ogni 4 minuti, per cui un fuso orario ha 15° di estensione (15x4= 60 minuti). Quindi per sapere dove è il Sud bisogna sapere anche la longitudine locale (esempio: Milano è a 9° long. est, 9x4=36, 36 minuti prima che sia mezzogiorno a Londra) e guardare l'orologio (esempio di Milano: 12:24 circa) e determinare il punto cardinale di conseguenza. Il concetto del passaggio al meridiano, cioè dove si verifica il punto più alto o culminazione della traiettoria nel cielo di un corpo celeste, è molto importante perché vale anche per le stelle e i pianeti visibili di notte. Dobbiamo immaginarci come osservatori sulla superficie di questa quasi-sfera, la Terra, che ruota in un giorno di 360° lasciandoci vedere l'universo intorno tranne nelle ore diurne in cui la luce del Sole diffusa nell'atmosfera terrestre, non ci permette di avere il giusto contrasto per vedere gli altri corpi luminosi intorno a noi. Quando, trascinati nel suo moto di rotazione ci troviamo proprio di fronte all'oggetto che vogliamo osservare, significa che ci sta passando al meridiano, poi proseguiremo la nostra rotazione da ovest verso est e l'oggetto si sposterà via via più a ovest lungo un arco fino a tramontare se può... alcune stelle appartengono a costellazioni con non tramontano mai, e sono dette circumpolari sono cioè intorno al polo Nord celeste. La mezzanotte astronomica corrisponde alla posizione opposta rispetto a quando il nostro meridiano guardava il Sole di fronte a se. Questo è il momento in cui possiamo osservare certamente il cielo notturno e un oggetto di fronte a noi si dirà in opposizione rispetto al Sole.
Ci manca il Nord, se non siete ancora esausti, stavolta è facile, ci si gira di spalle al punto dove era il Sud ed ecco il Nord! Ma se siamo di notte, visto che il Sole non ci aiuta nel nostro emisfero boreale a individuare il Nord perché non ci passerà mai (e con lui neanche la Luna e i pianeti) ci viene in aiuto la Stella Polare che è una stella non particolarmente brillante ma ben visibile anche in città, basta individuare il Grande Carro o Orsa Maggiore e sarà lì nei paraggi (basta unire le due stelle del lato estremo del carro e prolungarle di 6 volte la loro distanza)... l'Orsa Maggiore tutti la riconoscono, no? assomiglia proprio a un grande carro... cosa c'entra con un'Orsa? Lo spiega M. Hack nel suo libro "Notte di Stelle" mettendo in evidenza che popoli lontani come
Greci, Baschi, Israeliti, Siberiani, Cherokee
etc. definivano nello stesso modo questo gruppo di stelle: il motivo è dovuto al fatto che nei mesi invernali il Carro quasi non si vede rimanendo troppo vicino all'orizzonte è come se, come fa l'Orso, andasse in letargo! Insomma abbiamo capito che possiamo sostituire la bussola, che risente del campo magnetico terrestre che induce l'ago ad allinearsi al meridiano indicando il nord quasi perfettamente, con l'osservazione del cielo: così hanno fatto i marinai per secoli!